Wednesday, September 9, 2009

Festival BESTIARIo 09 (eventi performativi)



Festival BESTIARIo 2009: Aperitivo, exhibition, live set, performance. "Un evento collettivo che svela le potenzialità di uno spazio urbano e lo trasforma attraverso lavori site specific. Un luogo d'incontro creativo e vitale destinato a chi ricerca e sperimenta, un rendez-vous tra pluralità di linguaggi non omologabile e dinamico. Un Festival nuovo che interviene su un contesto urbano cosmopolita, la cui eco si riverbera oltre l'evento in modo unico."
"La seconda edizione del festival di eventi performativi BESTIARIo torna a Roma, e rinnova la sua vocazione per gli spazi non convenzionali. LOOKING FORWARD prende il via alle 19.30 all'Opificio Telecom Italia con live set audio/video e prosegue sino alle 24.00 connettendo, all'interno di un Garage e di un'Autocarrozzeria, elemento performativo e sperimentazione musicale."
Roma, 19 settembre 2009 - OPIFICIO Telecom Italia, Autocarrozzeria, Garage Mccan Erickson.
Deweydell / Kinkaleri / StefanoPilia / XX+XYvisuals / IQBIT / -KEIN- / BlackFanfare / Cobolpongide / SaraTaigher / Orthographe.
[leggi il programma completo] (Rome, September 2009)




Collocare BESTIARIo, l’evento pensato e diretto dal gruppo Keramik Papier (produzione teatrAria), nel limbo dei festival autunnali che caratterizzano la vita teatrale romana, sarebbe sbagliato.
Il termine festival sta stretto a quest’evento che chiama pubblico, operatori e artisti a mettersi in gioco, a riflettere e confrontarsi non solo sull’arte ma anche sulle sue modalità di fruizione. Non un evento focalizzato sull’arte teatrale ma sulla malleabilità dei confini delle diverse arti che qui si incontrano, scontrano e collidono come in un montaggio di piccole scene cinematografiche, distanti una dall’altra, ma unite dalla volontà di mettersi in discussione, trovare territori in comune. Dalle performance musicali a quelle prettamente visive, dalle performance di danza a quelle teatrali, ogni artista affronta un luogo non convenzionale in cui esibirsi, in cui creare o riadattare il proprio lavoro, costruire il proprio site-specific, uno spettacolo unico in sinergia con gli spazi della città. Ne consegue che, a essere messa in discussione, sia anche la modalità di fruizione del pubblico, costretto a rielaborare lo spazio, a riflettere sul suo punto di vista e sulla sua relazione con la creazione artistica.
Nel caos delle attuali politiche culturali, tra restrizioni, orizzonti poco godibili, dubbi e incertezze, l’edizione 2009 di BESTIARIo diviene una festa. “Fast, Cheap and Out of Control” recita lo slogan scelto dai Keramik Papier che focalizzano la loro attenzione sul rapporto arte/contemporaneità e sul ruolo che l’arte svolge nella vita sociale. Così, il 19 Settembre del 2009, presso l’Opificio Telecom Italia, nell’ex area industriale Ostiense di Roma, Bestiario si svolge come un’unica performance, o un happening, che rifiuta qualsiasi tipo di convenzione, di distinzione tra i generi artistici e re-inventa gli spazi di un Garage e di un’Autocarrozzeria. Qui intervengono il musicista Stefano Pilia, i giovani gruppi teatrali Dewey Dell e Orthographe, e i Kinkaleri. Così l’Autocarrozzeria respira delle onde sonore create dalla performance musicale di Pilia che attacca e avvolge il pubblico con i suoi suoni metallici; onde sonore che si frantumano sulla superficie gelidamente bianca dei muri, sui vetri delle macchine, sul pavimento grigio, e sugli strumenti meccanici che riempiono lo spazio. Nuove armonie musicali costringono lo spettatore a una percezione altra, che coinvolge anche lo sguardo e che sfocia nella perfomance prettamente visiva 50 urlanti, 40 ruggenti, 60 stridenti, del gruppo Dewey Dell. Allora il bianco dei muri scompare nel buio, e l’Autocarrozzeria diviene uno spazio misterioso, etereo in cui silhouette nere emergono come linee curve, immagini dei venti richiamati dal titolo, della vita cupa e buia che pullula in navi fantasma. Creature misteriose dei mari e dei cieli appaiono e scompaiono al ritmo delle martellanti note elettroniche create dal giovanissimo Demetrio Castellucci. L’istallazione musicale Erinnerung del gruppo Orthographe riempie, invece, lo spazio del Garage con una modulazione matematica di suoni che scompagina la percezione uditiva. In questo stesso spazio i Kinkaleri termineranno il ciclo di performance presentando un riadattamento di Between a carrot and I, primo episodio della trilogia The Hungry March Show. The Carrot is Gone - questo il titolo dato alla performance - riflette sulla contemporaneità, su stereotipi e immaginari collettivi, focalizzando la sua attenzione sul personaggio Steve Mcqueen, simbolo di una contemporaneità ridicolizzata, maciullata e poi distrutta, ricostruita nel Garage, sull’asfalto, tra il rombo di macchine e polvere e quindi fatta esplodere attraverso la violenta distruzione di una macchina reale.
Il tessuto connettivo che unisce una performance all’altra è invece costituito dai dj set, vj set e istallazioni che riempiono lo spazio dell’Opificio Telecom Italia. Qui si alternano le performance di Kein, Cobol Pongide, Iqbit, affiancati dai vj Sara Taigher e XX+XY Visuals. Questi ultimi presentano l’istallazione audio-visiva Luma, che gioca sulla costruzione di territori visivi e sonori, materie che si costruiscono e scompongono al variare delle onde sonore coinvolgendo lo spettatore in un viaggio visivo barcollante tra terre bianche e azzurre e improvvisi vuoti neri.
Così BESTIARIo immerge il pubblico in una drammaturgia fatta d’incontri, scambi d’idee, ascolti e visioni, un luogo per condividere e condividersi fino a mezza notte, quando le luci si spengono e la festa finisce. Ma la natura esperienziale e laboratoriale dell’evento emerge ancora una volta con l’intervento dei Pathosformel che portano a Roma una tappa del loro laboratorio sul gesto La Collezione; non uno spazio d’insegnamento o addestramento, ma un workshop aperto a tutti in cui rimescolare idee, interagire e creare nuovi mezzi di espressione artistica (Matteo Antonaci).

teatroteatro.it
muvideo.biz (news)

No comments:

Post a Comment